Appalti pubblici in Italia: luci e ombre dal Rapporto ANAC 2025
Volumi in calo, criticità crescenti nei servizi

Nel 2024 il mercato dei contratti pubblici ha movimentato 271,8 miliardi di euro, in calo del 4,1% rispetto all’anno precedente. Le procedure di gara sono state oltre 267.000, ma il dato più impressionante riguarda gli affidamenti diretti, che rappresentano quasi il 98% degli acquisti di servizi e forniture.

📌 Il settore dei servizi – tra sanità, welfare, vigilanza, ristorazione e trasporti – mostra le maggiori fragilità:

  • affidamenti spesso reiterati, senza gara;

  • programmazione carente o assente;

  • controlli esecutivi inadeguati o documentati in modo superficiale;

  • ricorso improprio a proroghe tecniche o procedure d’urgenza.

📌 Tra i casi esaminati da ANAC nel 2024:

  • Assistenza infermieristica: affidamenti senza definizione chiara del fabbisogno;

  • Vigilanza armata e ospedaliera: capitolati insufficienti, nessun controllo sui risultati;

  • Trasporto scolastico e assistenza anziani: proroghe tecniche non giustificate, verifiche assenti.

Gli appalti di lavori sono diminuiti del 38,9%, ma è nel settore dei servizi che si concentrano le anomalie più diffuse.

ANAC invita a rafforzare la fase esecutiva con controlli strutturati, checklist, tracciabilità e maggiore responsabilità del Direttore dell’esecuzione. Il rischio? Un sistema che deroga alle regole per prassi, anziché per necessità.

Serve investire in capacità amministrativa, programmazione intelligente e digitalizzazione dei controlli.

E voi? Quali soluzioni pensate siano efficaci per migliorare la qualità e la trasparenza negli appalti di servizi?

👉 Trovi QUI, il rapporto 2025 completo.

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